Valera verde per una Mendrisio più bella

1920-Scheuenmeier-LaveggioAlla presentazione del progetto di pianificazione del comparto di Valera (definita “l’ultima zona di espansione della città”, sigh!) si è riprodotta, con altre persone attente nel pubblico non meno folto di quello per il Parco di Villa Argentina, la medesima situazione: i cittadini e le cittadine di Mendrisio chiedono a gran voce, come in un grido disperato, la preservazione delle poche aree verdi ancora realizzabili nella devastazione del piano. Di fatto, il Ticino è il Cantone nel quale si cementifica di più di tutta la Svizzera (un metro quadro ogni secondo!), e il Mendrisiotto rappresenta la regione più martoriata. I cittadini non ne possono più di una logica di crescita continua che, con l’illusione di “posti di qualità” cede metri cubi ogni giorno a favore di capannoni industriali e a palazzi che restano vuoti. Non possiamo quasi più uscire di casa per il traffico e a causa dell’aria è irrespirabile, aumentano ogni anno i bambini asmatici e le persone con problemi respiratori. La politica ha il dovere di intervenire, ma noi ci troviamo con un sindaco azzoppato, che non può prendere posizione su troppi temi (Villa Argentina, Valera,…) per i molti conflitti di interessi. Entro il 21 febbraio la popolazione ha l’opportunità di inoltrare le proprie osservazioni su questo progetto pianificatorio: è importante che le persone si facciano sentire, che non ci disinteressiamo per disperazione, perdendo anche questo comparto di verde che dobbiamo lasciare ai nostri figli, un’eredità di salute, svago e possibilità di vita vissuta, e non un altro pezzo da lasciare alla speculazione edilizia.

Non lasciamoci ingannare dalle promesse di riqualifica del fiume Laveggio come “contentino” per indurci a sacrificare un’intera area verde che deve diventare in futuro una zona verde a disposizione della popolazione, senza concessioni e ambiguità.

Claudia Crivelli Barella, consigliera comunale e gran consigliera per I Verdi