Consuntivo 2021 DSS – Intervento in Gc

All’ordine del giorno della sessione di Gran Consiglio che è inizata lunedì 20 giugno 2022 vi è anche la discussione del consuntivo 2021 del Canton Ticino. Ecco il mio intervento riguardo il DSS.

I Verdi si rendono conto che questo anno è stato particolarmente impegnativo per il Dicastero Sanità, e ringraziano per il lavoro svolto in un periodo così impegnativo proprio su questo fronte. Per questo, ci asterremmo su questo Dipartimento, mentre voteremo come detto contro il consuntivo, ma ci teniamo a dire che la salute ha molti aspetti; la salute fa parte del vivere come la malattia, come l’anzianità e come il malessere psichico: non è possibile pensare di vivere soltanto in salute, dovremmo bensì cercare di far sì che la salute sia la parte più ampia del nostro vivere. Così non ci sembra però essere, in questo nostro Ticino, sempre più martoriato dal traffico, da un’aria malsana, da un disagio giovanile palpabile, da un consumo sempre più ampio di sostanze tossiche, da una violenza generalizzata e da tensioni ad ogni livello. Ci sembra che la salute, la pace e l’armonia facciano sempre meno parte del vivere sociale, e che sia nostro compito, come Stato e come politici e politiche tutte, ridare alla popolazione fiducia e speranza per un vivere più a contatto con la natura, meno teso alla fretta (anche alla fretta di guarire, di superare ogni tipo di problema, di competere con gli altri), e soprattutto più attento alla prevenzione, o meglio alla tutela della salute attraverso uno stile di vita sano e semplice. Molti di noi riferiscono che tutto ciò che ha riguardato la gestione del coronavirus è stato ansiogeno, più basato sugli aspetti medici (vaccini, igiene, distanziamento) e poco su quelli psicologici di gestione emotiva della paura e dello stress, e soprattutto ci è spiaciuto che non si parli in generale abbastanza di prevenzione della salute in termini di alimentazione sana, di aria pulita, di movimento armonico (che è un po’ diverso dal più nominato “sport”) e più di tutto di educazione agli stati emotivi, di benessere psicologico in senso lato.

Ad ogni modo, ribadisco ancora il nostro grazie, perché in questa società così tecnologicamente avanzata eppure così lontana da uno stato di salute autentica, occuparsi di sanità è la sfida più complessa e difficile. Siamo una società molto ricca apparentemente, eppure a volte mi sembra che viviamo nella peggiore delle condizioni possibili. E il fatto che antidepressivi e ansiolitici siano i farmaci più venduti nella nostra società cosiddetta “del benessere” parla della nostra miseria, e speriamo che in futuro porremo l’attenzione maggiormente verso ciò che ci fa stare bene prima di doverci occupare del nostro stare male. Ma questo è soltanto l’inizio di un discorso più ampio che cercheremo di approfondire in futuro, anche parlare meno è a volte un segno di rispetto e di attenzione alla salute.