MOZIONE – “Per una tariffa di immissione in rete di energia elettrica fotovoltaica a copertura dei costi dell’investimento da parte delle AIM”

Per raggiungere gli obiettivi della Strategia Energetica 2050 e dell’accordo di Parigi sul clima, la Svizzera deve urgentemente portare avanti i suoi sforzi di decarbonizzazione. L’energia solare gioca un ruolo chiave ma non si sviluppa ancora adeguatamente a causa di condizioni quadro finanziarie penalizzanti. Mentre altri settori, come il mercato immobiliare, possono beneficiare di previsioni di rendimento relativamente affidabili, gli investimenti nell’energia solare sono soggetti a incertezze di mercato nonostante il finanziamento iniziale (Remunerazione unica) che ha sostituito il RIC (Rimunerazione a copertura dei costi per l’immissione in rete di energia elettrica). RIC che effettivamente garantiva il finanziamento totale dell’impianto. Senza RIC e con tariffe di immissione in rete insufficienti, variabili e imprevedibili, è praticamente impossibile calcolare l’esatto periodo di ritorno dell’investimento nell’impianto solare. Ciò comporta conseguenze negative sul periodo di ammortamento dell’investimento e sulla sicurezza dell’investimento; conseguenze che frenano l’espansione del fotovoltaico in quanto l’investitore deve assumersi il rischio del prezzo di mercato.

Sia Swissolar (Associazione svizzera dei professionisti dell’energia solare) sia VESE (Associazione dei produttori di energia indipendenti) stimano gli attuali costi di produzione di un sistema sotto i 100 kWp a circa 12 centesimi per chilowattora1. Con l’attuale tariffa di 9.21 centesimi (2022), è praticamente impossibile finanziare l’impianto con la sola vendita dell’elettricità pur con la Garanzia di Origine. Per migliorare questa situazione, la Legge Federale sull’Energia prevede l’ottimizzazione dell’autoconsumo o la messa in comune dell’autoconsumo, opzioni non sempre facili da capire e implementare. Si arriva quindi spesso a limitare l’investimento sfruttando solo una parte del tetto. Anche gli impianti di produzione più grandi (cioè gli impianti solari che immettono in rete il 100% dell’elettricità generata) sono influenzati negativamente dalle tariffe di immissione in rete volatili e insufficienti: in molti casi non vengono nemmeno costruiti. Per raggiungere la neutralità climatica, è necessario sfruttare al meglio tetti e in futuro facciate di edifici, indipendentemente dal grado di autoconsumo dell’utente.

Esempi di tariffe di immissione in rete in Svizzera: Industrielle Werke Basel 13 cts/kWh Services Industriel Genève 12.98 cts/kWh Energie Service Bienne 12.37 cts/kWh WWZug 12.26 cts/kWh Questi esempi dimostrano che la remunerazione a una tariffa adeguata è fattibile. Il nostro Cantone, pur essendo il più soleggiato del Paese (è stato addirittura pioniere del fotovoltaico quando, nel 1982, realizzò, sul tetto dell’allora Scuola Tecnica superiore a Trevano, il primo impianto che immetteva energia in rete in Europa) figura tra gli ultimi Cantoni quanto a potenza pro capite di fotovoltaico installata: Ticino 254 W/abitante Svizzera 291 W/abitante Germania 595 W/abitante È quindi urgente incrementare la produzione fotovoltaica a sostegno della svolta energetica votata nel 2017 (Strategia Energetica 2050). La Città di Mendrisio, da oltre 25 anni Città dell’Energia, accogliendo coerentemente con questo Label la mozione, darebbe un contributo significativo allo sviluppo del fotovoltaico. Contributo che andrebbe nella direzione del riconoscimento dell’Ufficio federale dell’energia appena accordato a Mendrisio, che figura tra i 29 comuni svizzeri (“Città e Comuni all’avanguardia”) che riceveranno un sussidio dalla Confederazione perché “portano avanti una politica energetica e climatica attiva”. Mendrisio utilizzerà l’incentivo federale per mappare il tipo di consumo energetico della popolazione in modo da orientare la politica della Città in questo ambito. Politica che dovrà giocoforza puntare sulle fonti rinnovabili, come le centrali termiche a biomassa (vedi MM 11/2021 recentemente votato dal Consiglio comunale) e appunto il fotovoltaico.

Proposta di delibera. In considerazione di quanto sopra si chiede al Consiglio comunale di risolvere: 1. La mozione è accolta 2. È accolta l’introduzione di una tariffa di immissione in rete minima, sufficiente e vincolante a lungo termine per garantire che un impianto fotovoltaico possa essere rifinanziato entro un massimo di 15 anni. La tariffa deve basarsi sui costi di produzione in funzione della potenza dell’impianto. 3. Il Municipio è incaricato di definire con le AIM tale tariffa a copertura dei costi di investimento a lungo termine per gli impianti fotovoltaici privati realizzati nel comprensorio comunale. 4. L’importo della tariffa dovrebbe essere basato sui costi medi di produzione dell’energia fotovoltaica secondo le dimensioni dell’impianto e deve quindi essere almeno di 12-14 cts/kWh per impianti fino a 20 kWp e di 10-12 cts/kWh per impianti fino a 100 kWp.

Per l’AlternativA: Daniele Stanga (primo firmatario), Claudia Crivelli Barella, Monika Fischer Kiscanc, Cristina Marazzi Savoldelli, Alessandra Caimi, Isabella Medici Arrigoni, Marion Bernardi, Jacopo Scacchi, Andrea Stephani, Lorena Gianolli, Daniela Carrara