Interrogazione – Un tuffo salato per Mendrisio

Che le piscine comunali di Mendrisio necessitassero di lavori urgenti, onde evitare future inagibilità dell’impianto, lo abbiamo riconosciuto tutte e tutti nella seduta di Consiglio comunale dell’8 dicembre 2019, approvando il credito da un milione di franchi per la sostituzione dell’impermeabilizzazione delle vasche e per lavori di manutenzione straordinaria e di miglioria delle infrastrutture. È però altresì risaputo che l’ubicazione delle piscine comunali non sia particolarmente felice, in particolare per la vicinanza con l’autostrada e il conseguente inquinamento dell’aria e fonico.

Il dibattito in Consiglio comunale si era quindi concentrato soprattutto su questo aspetto, evidenziato anche nei due rapporti sul relativo Messaggio firmati, all’unanimità, dai commissari della Commissione della Gestione e da quelli della Commissione delle Opere pubbliche. Nei due testi si chiedeva di includere nei lavori in programma – in parte anticipati e già eseguiti, per un importo di 150.000 franchi, alcune opere non previste, in particolare delle opere che possano risolvere il problema del rumore dovuto alla vicinanza dell’A2, come dei ripari fonici.

Ora, da primo giugno e fino al 5 settembre, la struttura balneare ha riaperto i battenti, con dei prezzi aumentati per i residenti (da 3, 50 a 4 franchi), e ridotti per i non residenti (da 9,50 a 8 franchi per adulto).

Sottoponiamo al lodevole Municipio le seguenti domande:

  1. Come mai in un periodo già pesante per i singoli e le famiglie, che a causa delle conseguenze della pandemia in alcuni casi non possono andare in vacanza al mare, e quindi si troveranno ad utilizzare maggiormente la piscina, si è deciso di alzare i prezzi per i residenti e di abbassarli per i non residenti, e ciò dopo lo stanziamento di un credito importante pagato con le tasse dei contribuenti?
  2. l’abbonamento stagionale per i residenti, è aumentato da 60.- ad 80.-fr e non esiste più la possibilità, molto utilizzata dalle famiglie, di acquistare un abbonamento per dieci entrate (costava 25.-Fr). Come mai si è deciso di togliere la comoda e apprezzata tessera da dieci entrate?
  3. Quando si prevede di installare i ripari fonici per la tutela della salute dei bagnanti?
  4. Si era parlato lo scorso anno in sede di discussione con la Commissione della gestione di organizzare degli aperitivi e feste all’interno della piscina comunale, luogo ideale in quanto lontano dai centri abitati e particolarmente suggestivo grazie agli specchi d’acqua. L’idea è stata abbandonata o esiste un progetto, ora che le norme Covid si sono alleggerite (come del resto già l’anno scorso durante i mesi estivi), e che la popolazione ha più che mai desiderio di incontrarsi e di trascorrere momenti conviviali di alleggerimento dopo i pesanti mesi invernali che abbiamo vissuto?
  5. Le entrate sono fissate ad un massimo di 900 ingressi. Come vengono gestite? Se dovessero entrare 900 non residenti nei giorni festivi, i residenti non potrebbero accedere alla struttura?

Ringraziando per le risposte, auguriamo una serena estate.

Per l’Alternativa,

Claudia Crivelli Barella, Marion Bernardi, Daniela Carrara, Andrea Stephani