Mozione – Pianificare Piazza del Ponte rispettando il contesto di elevato valore storico-culturale

comparto-piazza-del-ponteSignora Presidente del Consiglio Comunale,

signore colleghe e signori colleghi di Consiglio comunale,

  • considerato l’esito del referendum del 25 settembre 2016 concernente la variante di Piano regolatore della Città di Mendrisio /Sezione Mendrisio – Comparto speciale “e”– Piazza del Ponte;
  • richiamata la petizione “Per una Piazza del Ponte degna del suo nome” del novembre 2007, sottoscritta da più di 3’000 persone, che chiedeva in particolare: «con questa petizione le cittadine e i cittadini di Mendrisio chiedono all’autorità comunale di farsi promotrice di un progetto di riqualifica di Piazza del Ponte che tenga in giusta considerazione le preesistenze storico-architettoniche. I sottoscritti firmatari chiedono pertanto al Comune di acquistare l’immobile ex Jelmoli e di provvedere alla sua demolizione, al fine di destinare l’intero sedime (attuale area destinata a posteggio e quella sulla quale sorge l’edificio in questione) alla creazione di uno spazio di incontro e di aggregazione capace nel contempo di valorizzare i beni culturali circostanti»;
  • ritenuto che nel rapporto di minoranza del 10 marzo 2016 del gruppo dei Verdi si indicava che «la petizione, è bene ricordarlo, risale al novembre 2007 e quindi si inserisce all’interno di un percorso pianificatorio precedente, che ha visto vari Municipi chinarsi sulla possibile sistemazione di quest’area del nucleo storico. Il Municipio ha sempre seguito un approccio di tipo architettonico che trova la giustificazione nel MM in discussione laddove leggiamo che vi è la volontà di «insediare un edificio emergente dal forte carattere rappresentativo». Altro approccio è suggerito dalla petizione che si ispira a una visione urbanistica quindi a una visione d’insieme e di dialogo con le preesistenze storico-artistiche. Si tratta di seguire l’indicazione del prof. Settis che cito all’inizio del rapporto: «Fra il corpo della città e il corpo del cittadino c’è un rapporto di proporzioni, di misura.» È proprio questa misura che viene a mancare con la proposta di variante perché quest’ultima conferma la zona edificabile R5 che si incunea all’interno del nucleo storico: questo azzonamento è un retaggio della pianificazione elaborata trent’anni fa a partire da uno sviluppo urbano precedente che risale agli anni 1957 – 1958 […]. Ora, cari colleghe e colleghi, non ritenete che nel 2016 si possa e si debba seguire un’altra visione urbanistica e ripensare l’azzonamento scelto oltre trent’anni fa, abbandonando l’approccio prettamente architettonico di questa variante che rimane ancorata alla zona R5 e anzi si spinge fino a proporre un R7 per il mappale ex Jelmoli ?

Non si tratta di contrapporre una visione architettonica diversa rispetto a quella del Municipio – per esempio in merito alla forma o all’altezza del futuro possibile stabile – bensì si tratta di rivedere la zona R5 che coinvolge la doppia fascia di mappali ai piedi del nucleo storico e in particolare i mappali direttamente affacciati su Piazza del Ponte, tra cui il sedime ex Jelmoli e la casa dove nacque Lavizzari con i due fondi confinanti così come i mappali che giustamente il Municipio propone di considerare quale area verde»;

  • richiamate le considerazioni:

– della storica dell’arte Anastasia Gilardi contenute nell’articolo Cosa si sa di Piazza del Ponte a Mendrisio: «A partire dal Settecento inizia la costruzione, accanto alle vecchie case medievali compatte e severe, di due o tre palazzi aristocratici e di case borghesi, vivaci ed eleganti, ma non prepotentemente intruse nel tessuto, oppure erette nuovamente ai confini del vecchio abitato: un borgo di incantevole bellezza, più che pomposamente “magnifico”»[1];

– degli esperti dell’Inventario degli insediamenti svizzeri da proteggere ISOS;

– considerato il Perimetro di rispetto cantonale 1300 “Complesso dei beni culturali all’interno del nucleo storico di Mendrisio”;

riteniamo che per dare un futuro urbanistico al cuore del nucleo storico di Mendrisio, fondato sulla salvaguardia delle preesistenze storico-artistiche secondo i principi internazionali elaborati per i centri storici, si debba modificare l’azzonamento di diversi fondi che si affacciano su Piazza del Ponte, che oggi sono esclusi dal Piano Particolareggiato di protezione del centro storico e pertanto avvalendoci della facoltà concessaci dalla legge (art. 67 LOC)

chiediamo che

il Municipio sia invitato ad allestire una variante del Piano Regolatore del quartiere di Mendrisio avente i seguenti obiettivi:

  1. a) inserire nel Piano particolareggiato di protezione del centro storico i mappali che sono affacciati su Piazza del Ponte, tra i quali suggeriamo: 870 (monumento a Lavizzari), 766 (strada), 768 (piazza del Ponte), 767 (ex stabile Jelmoli), 2863 (passaggio pedonale), 759, 760 (integralmente), 3039, 1063 (casa Lavizzari), 2632 e 1062 (casa Baroffio), togliendoli di conseguenza dal “comparto speciale Piazza del Ponte” che li pone in zona R5;
  2. b) porre un vincolo quale zona attrezzature pubbliche (AP) con destinazione piazza/area di svago di interesse pubblico a diversi fondi, tra i quali suggeriamo i mappali: 766 (strada), 767 (ex stabile Jelmoli), 768 (piazza del Ponte), 870 (monumento a Lavizzari), 2863 (passaggio pedonale), 3039 (parco giochi) di proprietà comunale.

Ringraziando per l’attenzione porgiamo distinti saluti.

Tiziano Fontana, capogruppo i Verdi; Claudia Crivelli Barella, CC i Verdi; Daniela Carrara, CC i Verdi; Andrea Stephani, CC i Verdi

Per visionare gli allegati: scarica il pdf della mozione: Nuovo azzonamento Piazza del Ponte

 

[1] Anastasia Gilardi, Cosa si sa di Piazza del Ponte a Mendrisio, Il nostro Paese, no. 289 , luglio-settembre 2006.