Intervento parlamentare sulla Mozione “Marchio Azienda locale”

downloadQuesta settimana si tiene l’ultima sessione del Gran consiglio della legislatura 2011-2015. Ho fatto un intervento inerente la Mozione 23 settembre 2013 presentata da Henrik Bang e cofirmatari per il Gruppo PS «Il marchio “Azienda locale”». Qui trovate il relativo Messaggio del 29 gennaio 2014 n. 6906. La Mozione di Bang è stata trattata assieme alla seguente Mozione 17 febbraio 2014 presentata da Marco Chiesa e cofirmatari per il Gruppo UDC «Un marchio “etico” per le ditte attente al nostro mercato del lavoro». Ecco il relativo Messaggio del 18 marzo 2014 n. 6922. Qui trovate il Rapporto di maggioranza del 10 marzo 2015 n. 6906/6922R1, relatore: Daniele Caverzasio, nonché il Rapporto di minoranza del 10 marzo 2015 n. 6906/6922R2, relatore: Marco Chiesa

INTERVENTO DI CLAUDIA CRIVELLI BARELLA PER I VERDI

Uno dei principi-guida del pensiero Verde è “pensa globalmente, agisci localmente”, e questa tematica si inserisce a pieno titolo in questo spirito. Non possiamo pretendere di dare un contributo al miglioramento del pianeta se non ci occupiamo prima di tutto del nostro angolo di mondo.

Entrambe le mozioni in esame riprendono la proposta contenuta in un altro atto parlamentare più lontano nel tempo, ovvero del 17 dicembre 2012, l’iniziativa dei Verdi a firma Francesco Maggi “Salviamo il lavoro”, dove si proponeva in uno dei punti di creare un apposito logo per selezionare e sostenere le aziende virtuose che occupano almeno l’80% di residenti. Chi vi parla proviene da una città, Mendrisio, che impiega il 53% di frontalieri nelle ditte ubicate sul suo suolo, e che quindi ha sotto gli occhi ogni giorno gli effetti di questa politica economica.

Si tratta dunque di permettere a mezzo di un logo etico di dare un’informazione trasparente al consumatore, ovvero che la ditta riconosce salari adeguati, rispetta la parità salariale e paga tutti gli oneri contributivi dovuti. Il marchio “made in Italy” è facilmente riconoscibile e si è fatto strada nel mondo…perché un logo “fatto in Ticino” non dovrebbe poter essere promosso dal Governo?

Le conclusioni del rapporto di maggioranza appaiono molto contradditorie, secondo il ben noto spirito “è un’ottima idea, talmente buona che non è il caso di applicarla”! Accogliere il principio di due mozioni respingendole rappresenta un equilibrismo politico traballante come un castello di carte. I Verdi sono per la concretezza e il pragmatismo, e di questi equilibrismi ne hanno sentiti fin troppi in questi quattro anni. Invitiamo pertanto a sostenere il rapporto di minoranza di Marco Chiesa.