Intervento sull’Aggiornamento del Preventivo 2013, nuova città di Mendrisio

imagesIntervento in Consiglio comunale del 18 novembre 2013

Care concittadine e concittadini, mentre mi accingevo a scrivere questo intervento, mi sono chiesta che senso avesse l’espressione della nostra opinione in seno ad un collegio che non dà dimostrazione di voler ascoltare quanto abbiamo da dire in qualità di rappresentanti di una fetta di popolazione (vedi intervento collegato). Ormai, i Verdi rappresentano a Mendrisio l’unico partito di opposizione, il partito di chi non condivide le scelte pianificatorie e di visione della Città.

Qualche punto di criticità:

  • Accontentare tutti rischia di creare molto malcontento, anche perché le persone si abituano ai privilegi. Ad esempio, dopo la cala di neve per tutti nell’anno elettorale, vedremo le reazioni di chi dovrà nuovamente imbracciare la pala al sopraggiungere della prima neve…
  • La dislocazione degli uffici nei diversi quartieri è una bella cosa in teoria. Nella pratica, significa costi aggiuntivi e disagi per tutti. Un esempio: lo sportello dell’ARP, ex Commissione tutoria, resta desolatamente deserto, dato che arrivare fino a Ligornetto è alquanto disagevole con i mezzi pubblici.
  • Siamo delusi dall’abolizione del città bus: abolirlo, semplicemente è la dimostrazione che non ci si è mai creduto. Credere in un progetto significa modificarlo, adattarlo, procedere a piccoli passi per tentativi ed errori, non fare grandi atti eclatanti in periodo elettorale e poi lasciar cadere “perché il santo non vale la candela”. Un’ennesima dimostrazione di come in questa città essere dei pedoni è più pericoloso che andare a piedi in una savana infestata da animali feroci.
  • Quando poi si parla di acquisto del sedime del campus universitario, viene da chiedersi quali siano i beni del Comune, perché nessuno lo sa con esattezza. Esiste un inventario, o come per gli alberi monumentali e i beni culturali, si lascia tutto nell’indefinito…in attesa di costruire l’ennesima palazzina di lusso che resterà sfitta ma farà guadagnare i soliti speculatori? Un inventario dei beni del Comune sarebbe dunque molto utile.
  • Poi: la tassa causale, come chiede la legge federale. Lo smaltimento dei rifiuti, nonostante le glorie dell’ecocentro, non è ottimale e non consegue l’obiettivo della causalità che solo una tassa sul sacco (ottimo concetto con un brutto termine, perché si tratta di una tassa che in realtà ci farebbe risparmiare tutti) realizzerebbe.
  • E da ultimo: siamo favorevoli alla spendig review, da noi già proposta a gran voce a livello cantonale, di cui parla il rapporto di minoranza. Rapporto che avremmo sottoscritto, se avessimo avuto l’opportunità di fare, ma andiamo oltre, e votiamo no a questo aggiornamento del preventivo.

Claudia Crivelli Barella per il gruppo dei Verdi