Preventivi 2020 Mendrisio

Il mio intervento sul preventivo 2020 nel Consiglio comunale del 9 dicembre 2019.

Sarebbe bizzarro per una verde non approvare i preventivi di una Città che ha ottenuto il label Gold Città dell’energia. Una Città che ha approvato la nostra mozione sulle stoviglie riutilizzabili in occasione di eventi e feste, una Città che ha piantato gli alberi della vita; e la Città che vanta il più innovativo e frequentato centro culturale del Cantone, la Filanda. Dunque, voterò i preventivi, ma con qualche preoccupazione, una delle quali è che Mendrisio fa per l’ambiente, ma non abbastanza. Pensiamo di avere molto tempo, ma non è così: il direttore esecutivo dell’Unep (l’Agenzia per l’ambiente dell’Onu), Inger Andersen, avverte che non si può aspettare. Dalle città alle regioni, agli Stati, dai singoli alle piccole comunità, alle aziende, «ciascuno deve agire adesso» tagliando i gas serra quanto più possibile e quanto prima. Altrimenti, «l’obiettivo dell’1,5 gradi sarà ormai fuori portata prima del 2030», perché ogni anno di ritardo oltre il 2020 comporta la necessità di tagli più rapidi, che diventano più costosi, improbabili e poco pratici.

Delle quattro manifestazioni più importanti in termini di monte ore ingenerate e relativi costi, tre sono propriamente storiche: le Processioni storiche, la Fiera di san Martino e la Sagra del borgo. Quella più onerosa, con un monte ore di lavoro ingenerato di 2194 ore è una manifestazione che sarebbe pienamente inserita nel programma di una cittadina lappone, ma che da noi risulta fuori latitudine e figlia di una mentalità consumistica. Lo dico a malincuore, da pattinatrice entusiasta che ama molto infilare i pattini ai piedi: ma la pista di ghiaccio con i nostri tiepidi inverni non c’entra nulla, e parla solo del nostro forzare la natura, pretendere di scivolare sul ghiaccio anche quando alcuni pomeriggi dicembrini si arriva sopra i 18 gradi…

So che non decideremo noi, a Mendrisio, il destino del Pianeta, e che siamo una realtà piccola e marginale. Ma ognuno ha il dovere di fare ciò che è in suo potere per abbassare la temperatura terrestre, e nostro è l’impegno e il dovere di dare l’esempio e di insegnare ai giovani il valore del limite e delle alternative. Invece di una pista, possiamo radunarci intorno ad altri tipi di attività e di manifestazioni.

La pista del ghiaccio, oltre ad avere un costo molto rilevante per i conti di Mendrisio (30,000 franchi stimati, più vari costi di ammodernamento necessari, eccetera), ha soprattutto un grosso impatto in termini di consumi energetici e di inquinamento.

Il nostro pianeta sta subendo i contraccolpi dello sviluppo esponenziale dei consumi energetici. L’esperienza degli ultimi inverni ci rende percepibile come la temperatura globale sia in aumento e questo sta già causando grossi problemi all’agricoltura e alle riserve idriche. Mendrisio deve fare la sua parte. La pista di pattinaggio richiede una gran quantità di energia elettrica per raffreddare la sua superficie e questo vuol dire contribuire al peggioramento della situazione del nostro pianeta.

Voterò dunque i Preventivi con l’auspicio che Mendrisio sappia in futuro adattare i propri desideri ai ritmi di territori e stagioni, riducendo al massimo le forzature per evitare di pesare sull’ambiente.