Perché i Verdi non accettano il Preventivo 2017 della Città di Mendrisio

Ecco l’intervento di Tiziano Fontana, capogruppo dei Verdi di Mendrisio in CC,  in occasione dell’ultimo Consiglio Comunale sul tema dei Preventivi 2017 della Città di Mendrisio.

Gentile Presidente, egregi sindaco e municipali, colleghe e colleghi,

leggere il messaggio sui Preventivi 2017 dopo aver visto al cinema il film – documentario DOMANI è illuminante perché nel film sono mostrati esempi virtuosi o «alternative creatrici» (come sono definite dalla voce narrante) realizzati in ogni parte del mondo, nel campo della politica con la partecipazione diretta dei cittadini nei progetti di sviluppo urbano, nel campo dell’urbanistica con interventi viari semplici che favoriscono un nuovo modo di vivere la realtà urbana, nel campo dell’economia e della socialità con creazione di moneta locale, orti condivisi, fattorie urbane, mentre il Preventivo del nostro Comune va nella direzione opposta, salvo qualche eccezione di cui parlerò.

Evidentemente di questo MM non possiamo condividere le principali voci di spesa del conto degli investimenti: dal Centro di Pronto intervento fase 2, alla strada industriale, dall’anello stradale di San Martino all’autosilo della SUPSI. Per alcune di queste opere e relativi MM abbiamo presentato rapporti di minoranza con proposte alternative.

Invito i signori Robbiani e Rossi a leggere attentamente questi rapporti, così potranno capire la posizione dei Verdi che hanno chiesto di tagliare «progetti faraonici», termine usato anche dal consigliere comunale PLR Ponti lo scorso 7 novembre.

Dedotti i vari sussidi queste opere nel 2017 comporteranno un onere di oltre 6’500’000 franchi sui 17 milioni di onere netto degli investimenti.

Già solo la tipologia di questi investimenti ci induce a votare contro il Preventivo 2017.

Ma è anche il peso finanziario di questi stessi investimenti che non possiamo condividere. Questo secondo motivo ci porta a un altro elemento che colpisce negativamente nel MM in questione, vale a dire l’accenno al Piano finanziario: dalle informazioni ottenute sembra che il relativo MM sarà licenziato nelle prossime settimane o entro la fine di gennaio. Parallelamente sarà evasa, finalmente, anche l’interrogazione che abbiamo presentato in data 31 gennaio 2016 sull’impatto delle Riforme dell’imposizione delle imprese II (per la quale vi sono dati accertati) e III (per la quale si avranno le previsioni).

Nel MM in discussione stasera è scritto (e cito): «Il nuovo piano finanziario, oltre a prevedere delle misure di contenimento della spesa pubblica e del volume degli investimenti, non esclude purtroppo un ritocco della pressione fiscale nei prossimi anni all’80%.

Oltre alla già citata contrazione del gettito delle persone giuridiche, causata dalla partenza di un contribuente, il piano finanziario mostra pure una stima delle possibili conseguenze della riforma III delle imprese sul gettito fiscale della Città».

Vedremo quali perdite milionarie queste due riforme volute da PPD, compreso il municipale Marco Romano, PLR e UDC a livello federale causeranno a Mendrisio.

Quando riceveremo il Piano Finanziario lo valuteremo attentamente ma comunque, come detto, è prevista la possibilità di aumentare il moltiplicatore all’80%. Eppure, il Municipio quando aveva chiesto di aumentare il moltiplicatore al 75% aveva sostenuto che non si sarebbe andati oltre quella soglia, pena la perdita di attrattiva del nostro Comune.

Nel 2014 avevamo sostenuto che non era plausibile mantenere il moltiplicatore al 75% per più motivi, tra i quali quello indicato nel MM 16/2014 Piano finanziario ed economico. In esso si affermava che l’aumento del moltiplicatore d’imposta al 75% era dovuto oltre che agli oneri imposti dal Cantone anche «all’ambizioso piano delle opere previsto nei prossimi 10 anni, investimenti ritenuti necessari per garantire lo sviluppo della nostra regione».

Gli investimenti di cui ho parlato precedentemente peseranno anche in futuro.

Così come peseranno tutti gli investimenti per opere infrastrutturali legate ai Piani regolatori sovradimensionati e insostenibili non solo dal punto di vista ambientale ma anche finanziario (penso ai costi legati a posteggi e autosilo, Piani Generali di Smaltimento delle Acque, nuove strade ecc.).

Constatiamo che il Preventivo 2017 prosegue nella direzione di insostenibilità finanziaria e ambientale denunciata dai Verdi.

Vi sono però due aspetti di condivisione:

  1. L’investimento per circa 250’000 franchi in materia di ZONE 30 km/h è sicuramente positivo, benché sia decisamente insufficiente: in questo settore vorremmo che si spendessero milioni, eliminando opere come quelle viste in precedenza;
  2. i Verdi condividono l’auspicio contenuto nelle conclusioni del rapporto del collega Rossi circa i tempi di presentazione dei Preventivi: si chiede che il relativo MM sia presentato in settembre in modo che si possano fare gli approfondimenti necessari e sentire tutti i municipali, altrimenti si calpesta la dignità del Legislativo che viene trasformato in semplice «parte passiva» come l’ha definito il rapporto della Commissione della gestione.

Infine, poniamo tre domande:

  1. in merito alla voce 955 (p. 167) Incentivazione dei nuclei storici: desideriamo sapere quale sia la strategia perseguita nei prossimi anni
  2. in merito alla voce 225 (p. 70) Piazzale alla Valle l’incasso previsto per gli affitti è di 720’000 franchi; il Municipio ha abbassato gli affitti per la NCKM SA e per l’OTR del Mendrisiotto; però i negozi chiudono e, spesso, proprio perché gli affitti sono eccessivi rispetto al giro di affari in calo: perché questa disuguaglianza di trattamento? Non si possono riconsiderare gli affitti per tutti gli affittuari commerciali? Se la Migros dovesse andarsene sarebbe un disastro.
  3. In merito alla voce 431.014 Tasse per licenze edilizie (p. 63) è indicato un introito di 220’000 franchi: l’attività edilizia è in pieno fermento con l’edificazione di stabili in ogni Quartiere, pur con prevalenza a Mendrisio: il 29 marzo 2015 la collega Crivelli Barella ha inoltrato a nome del nostro gruppo dei verdi un’interrogazione sull’applicazione dell’art. 27 della Legge edilizia in particolare riferita a stabili di abitazioni con più di cinque appartamenti: nel caso di impossibilità di creare aree di svago private i proprietari sono tenuti a versare un adeguato tributo da destinare alla formazione di aree di svago pubbliche: È possibile sapere la somma dei tributi versati dai proprietari per questi casi? quando sarà fornita la risposta all’interrogazione del marzo 2015?

Fatte queste considerazioni il gruppo dei Verdi voterà contro i Preventivi 2017 poiché contengono troppe opere in contrasto con la prospettiva di ecologia politica che il nostro partito persegue.

Tiziano Fontana, capogruppo i Verdi