No al semisvincolo di Bellinzona

Noi del Medrisiotto in teoria potremmo disinteressarci della votazione del 23 settembre sul semisvincolo di Bellinzona. La capitale è lontana, cinquanta minuti di treno: io, prima di andarci regolarmente per le attività parlamentari, avevo visto i castelli in una gita scolastica, e fine delle escursioni. Eppure, no…la questione ci riguarda da vicino! Prima di tutto, noi a Mendrisio viviamo quotidianamente i disastri di un’uscita autostradale analoga al progetto in questione, e quindi abbiamo conoscenza di causa su cosa significa uno semisvincolo. Secondariamente, i settanta milioni delle nostre imposte li abbiamo versati anche noi dell’estremo sud del mondo civilizzato!…Tre uscite autostradali in soli otto chilometri sono un’assurdità, come un autosilo riservato per due terzi ai funzionari pubblici, che potrebbero arrivare al lavoro più rilassati utilizzando i mezzi pubblici…a patto di potenziarli! Le città che riflettono cercano di tenere le auto fuori, non di portarle in centro direttamente dall’autostrada.

Nonostante sulla mia bucalettere ci sia un cartello che dice “niente pubblicità per favore”, mi sono ritrovata un volantino dei promotori del semisvincolo, un foglietto verde che fa pensare a un miglioramento della qualità di vita. Prendetelo per quello che è : pubblicità della lobby degli asfaltatori, inquinatori irresponsabili dell’aria che respiriamo, e nemici del popolo ticinese. Votiamo no, convinti, per noi e per i nostri figli, a questo errore pianificatorio: il ventitré settembre, no al semisvincolo di Bellinzona, con responsabilità e coscienza.