La legislatura che va a terminare, la campagna che va a cominciare…

sichesipuoCome momento culmine di questa legislatura di Gran Consiglio potrei ricordare il doppio binario sulla linea Stabio-Varese, ottenuto con un emendamento che è riuscito ad ottenere un consenso trasversale (sono bei momenti da ricordare!); oppure il grande dibattito sollevato attorno alla questione dei livelli nella scuola media, che abbiamo portato avanti con grande determinazione e che contro ogni previsione ha ottenuto un largo consenso (non riuscendo a venire approvato per soli quattro voti!), divenendo da nostra priorità di legislatura un progetto che verrà attuato nel medio periodo.

Ma lasciate che vi dica che, pur ricavando da queste vittorie un senso di soddisfazione che ripaga largamente dalle ore spese nel lavoro dietro le quinte, per me i momenti più esaltanti sono stati altri: quelli lontano dai riflettori, del lavoro condiviso, dei progetti portati avanti insieme e delle discussioni a proposito di vari temi, molti dei quali ci hanno visti tutti concordi e altri che sono stati fonte di dibattito e anche di scontri (la votazione del 9 febbraio, o il credito ad Expo, per citarne due). I momenti più esaltanti sono stati quelli in cui ho sentito che eravamo una squadra. I momenti più esaltanti sono stati assistere al buon lavoro degli altri membri del gruppo, veder crescere le loro occhiaie insieme alla loro determinazione nel portare avanti le tematiche verdi, a volte non facilmente percepibili dall’esterno perché il lavoro parlamentare significa occuparsi anche di questioni non immediatamente identificabili come ecologiste.

Insieme al capogruppo Francesco Maggi, sono stata la deputata più diligente, conteggiando un altissimo numero di presenze nelle sessioni parlamentari e nelle commissioni (scolastica, bonifiche fondiarie, carceri e master in medicina): un chiaro segno della passione che ho profuso in questi quattro anni, in cui l’impegno politico è diventato una delle priorità nella mia vita. Ho deciso in accordo con il gruppo elezioni di non candidarmi al Consiglio di Stato per lasciare visibilità a nuovi volti, perché credo che i Verdi debbano crescere in numero per poter crescere in risultati, ma questo non significa che non ci tenga a essere rieletta nella prossima legislatura per il Gran Consiglio: da assoluta novellina della politica, ho maturato in questi quattro anni competenze preziose, e credo di aver mostrato la mia lealtà e la mia serietà. Vi chiedo quindi fiducia per il futuro, in me e in tutto il partito. Forza Verdi, insieme possiamo farcela!

Claudia Crivelli Barella