Interrogazione – Per una politica dell’alloggio attenta alle persone, alle generazioni e al territorio. Dalle cooperative di abitazione agli appartamenti a misure di anziano.

Signor Sindaco, signore e signori Municipali,

avvalendoci delle facoltà date dall’art. 65 LOC e 34 del regolamento comunale, a nome dei gruppi Insieme a Sinistra e Verdi, presentiamo la seguente interrogazione Per una politica dell’alloggio attenta alle persone, alle generazioni e al territorio. Dalle cooperative di abitazione agli appartamenti a misure di anziano.

A Mendrisio, come nel resto del Cantone, la popolazione diminuisce: se in Ticino nel 2019 si sono contati quasi 2000 abitanti in meno, il nostro Comune ha visto una riduzione di 220 abitanti tra il 2016 e il 2019. È vero che nel 2020 c’è stato un lieve aumento di 25 persone, ma il saldo sui 4 anni
è negativo: meno 195 unità. Eppure a Mendrisio si continuano a cementificare migliaia di metri quadrati di territorio, per appartamenti che rimarranno in gran parte vuoti. Occorre dunque promuovere una diversa politica dell’alloggio, meno speculativa e più attenta ai bisogni intergenerazionali e alle risorse ambientali e territoriali disponibili. Da questo punto di vista Mendrisio ha accumulato un certo ritardo sia per quanto riguarda appartamenti a misura di anziano, che permettano una vita autonoma ma in situazione di sicurezza, sia per quanto riguarda le giovani famiglie, che non possono permettersi affitti onerosi. Mendrisio dovrebbe avviare una politica pro-attiva prestando particolare attenzione alla popolazione anziana e giovane. Strutture intergenerazionali sarebbero non solo auspicabili, ma necessarie. Risponderebbero inoltre a una nuova visione di abitazione: rispettosa delle persone e del territorio. In questo discorso si inseriscono le cooperative di abitazione, che nella Svizzera tedesca e romanda esistono da oltre un secolo. In Ticino, ci ha pensato CASSI (Cooperative d’abitazione Sezione Svizzera italiana) a suscitare l’interesse per una cultura dell’abitare basata sulla condivisione dell’alloggio dal punto di vista sociale, economico-finanziario, urbano e architettonico. Le cooperative d’abitazione, strutture trasparenti e senza scopo di lucro, si basano sul rispetto del territorio e dell’ambiente e sull’equilibrio tra generazioni. Ideale è trovare soluzioni che coinvolgano pubblico e privato, meglio se in progetti di ristrutturazione e recupero di edifici esistenti, che diano vita a comunità residenziali che combinino l’autonomia dell’abitazione privata con i vantaggi di servizi, risorse e spazi condivisi. In seguito alla sua costituzione nel luglio 2019, la Cooperativa Abitativa del Mendrisiotto (Cam’On!) ha ricevuto l’attestato di pubblica utilità da parte dell’Ufficio Federale delle Abitazioni. La Cooperativa, come dichiarato sulla sua Carta, conta tra i suoi scopi quelli di creare situazioni di coabitazione a pigione moderata senza scopo di lucro, il reciproco sostegno e la solidarietà tra vicini, ma anche il rispetto dell’ambiente attraverso la costruzione o la ristrutturazione di abitazioni a impatto minimo sull’ecosistema locale e globale. Mai come in questo periodo ci si è resi conto di quanto l’aiuto reciproco sia importante per tessere legami di solidarietà tra le persone e non lasciare indietro nessuno. Il progetto attorno alla Coop di Arzo affidato a CASSI sembrerebbe un buon punto di partenza.

Fatte queste premesse, chiediamo al Municipio:
1. A che punto è la politica degli alloggi a livello comunale?
2. Come intende colmare il ritardo per quanto riguarda gli appartamenti a misura di anziano, tenuto conto che la politica cantonale andrà vieppiù nella direzione di rafforzare l’autonomia dell’anziano anche al proprio domicilio?
3. Il Municipio recepisce il valore dell’ente pubblico come attore sul mercato dell’alloggio, troppo spesso in mano a fondi di investimento? Intende rispondere con progetti attenti ai bisogni di anziani e famiglie?
4. Come si posiziona il Municipio rispetto alle cooperative di abitazione che, proprio nell’ottica di uno sviluppo sostenibile, prediligono la sistemazione di vecchie costruzioni invece di costruirne ex novo?
5. Quali indicazioni ha fatto emergere lo studio di fattibilità attorno alla Coop di Arzo,?
6. Dal momento che l’ente pubblico deve riprendersi un ruolo di primo attore nella politica degli alloggi, la Città intende diventare socia della Cooperativa di abitazione del Mendrisiotto (CAM’ON), proprio per mostrare concretamente l’importanza del pubblico in un nuovo modo di concepire l’abitazione? Ed esserne parte attiva in caso di progetti concreti?

Ringraziamo per l’attenzione e porgiamo cordiali saluti
Per IaS: Grazia Bianchi, Cristina Marazzi, Giacomo Stanga
Per i Verdi: Claudia Crivelli Barella, Daniela Carrara, Andrea Stephani