I Verdi di Mendrisio in corsa per il Municipio

verdi 2016 mendrisioI Verdi di Mendrisio presentano una lista per il Municipio in vista delle elezioni comunali del prossimo aprile. Con il sostegno della cittadinanza, i Verdi desiderano portare all’interno dell’esecutivo comunale i valori e le soluzioni ecologiste ai molti problemi che conosce il Comune di Mendrisio: traffico, posteggi abusivi, speculazione edilizia, distruzione del patrimonio storico-artistico, investimenti in progetti faraonici che non migliorano la qualità di vita e portano all’aumento delle tasse.

Rispetto a tre anni fa, quando i candidati erano cinque, I Verdi presentano sei candidati per l’esecutivo e dodici come i mesi dell’anno per il legislativo.

A conferma del buon lavoro svolto in questa legislatura breve oltre agli attuali Consiglieri comunali Claudia Crivelli Barella (appena subentrata in Gran Consiglio), Tiziano Fontana e Andrea Stephani, sulla lista ecologista figurano Mauro Collovà (quartiere di Arzo), Doron Favaro (quartiere di Arzo e membro del Gruppo Giovani per la Sostenibilità) e Romano “Uga” Mastrobattista (quartiere di Genestrerio, già Consigliere comunale a Mendrisio).

A riprova del fatto che le proposte dei Verdi di Mendrisio durante questi ultimi tre anni hanno trovato sempre maggiore condivisione tra la popolazione, anche la lista per il consiglio comunale registra un aumento dei candidati, tra i quali diverse persone che si affacciano per la prima volta nel mondo delle politica attiva. Il gruppo dei Verdi è stato il più attivo rispetto a tutti quelli presenti in Consiglio comunale, presentando decine di interpellanze, interrogazioni e mozioni con l’obiettivo di approfondire temi complessi e modificare scelte politiche infauste per il territorio e per gli abitanti dei dieci quartieri.

La decisione di proporre una lista ecologista per il Municipio è la logica conseguenza delle posizioni difese dai Verdi in questi anni su temi importanti quali la pianificazione territoriale, la difesa degli spazi verdi, la conservazione del patrimonio storico, la difesa della qualità di vita per tutte le fasce della popolazione e la promozione di uno stile di vita improntato ad una maggiore sostenibilità ambientale tramite un uso parsimonioso del suolo inteso come un bene e non una merce da sfruttare e da svendere.