Cronache aliene dal Consiglio Comunale

L’alieno verde (non ricordi chi è? Leggi questo mio post!) è stato trasportato dal vento freddo nella nuova sala del consiglio comunale. Andandomene, ho cercato se sulle scale ci fosse una scarpetta di cristallo, visto che prima di mezzanotte le Cenerentole se ne fuggono via senza salutare, e così gli avvocati ppd (deve essere una vita dura, la loro, con levatacce a raccoglier la fuliggine lasciata dalla matrigna, poverini!).

Il Presidente ha proposto di iniziare la seduta battendo le mani per la buona riuscita dei mondiali di ciclismo, ed è sempre cosa bella a vedersi tante persone concordi e soddisfatte. Poi però i volti si sono incupiti, e tutti hanno iniziato a prendersi maledettamente sul serio, ed è così che si fa tra uomini, dai film western a tutti i consessi in cui ci sono persone che quando parlano ad una donna lo fanno sempre con un po’ di condiscendenza (“ah…anche lei qui?”). Ma non è possibile restare troppo seri quando si siede su delle rotelle (una sedia è una sedia è una sedia, parafrasando Gertrude Stein…com’è possibile che una sedia possa essere costata mille franchi è qualcosa che riesce a stupirmi, soprattutto sentendo tutti concordi parlare di necessari risparmi), almeno per me è impossibile, e lo prendo per me stessa e per tutti coloro che vi ci siederanno negli anni futuri come un insegnamento verso la giocosità e l’allegria: per essere persone serie, è necessario imparare a prendersi meno sul serio!

L’altro Verde accanto a me, che di legni se ne intende, mi ha fatto notare che i piani dei tavoli sono in noce massiccio, e che i noci sono pochi e preziosi, e allora ho capito perché ho passato molto tempo ad accarezzare quella superficie che sa di vita, e che ascolterà negli anni codificazioni astratte che stillano vita, a saperle leggere e interpretare. Ad esempio, che in pochi punti di un regolamento sta il futuro di molti anziani che riceveranno un aiuto complementare, o che far lavorare dei rifugiati ha un costo, e che in buona sostanza tutto ruota attorno al denaro, e che da lì dobbiamo passare per poterci capire. Un concetto davvero da altro pianeta, se ci pensate, o meglio da nostro emisfero, il più ricco e il più triste di tutto il globo.