Gli accordi TISA e TTIP

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In data 9 giugno avevo interrogato il Municipio di Mendrisio in merito agli accordi TISA (Trade in services agreement) e TTIP (Transatlantic trade and investment partnership). Il Municipio ha risposto di aver preso contatto con l’Associazione dei Comuni Svizzeri che ha ribadito quanto segue: l’evoluzione del dossier è seguita con attenzione tramite contatti diretti con il SECO; allo stato attuale sarebbe impossibile prendere posizione in quanto gli accordi sono ancora in fase di negoziazione; prenderà posizione in fase di consultazione ufficiale. Di conseguenza il Municipio di Mendrisio, in attesa di sviluppi concreti e istituzionali del dossier, rinuncia a una presa di posizione particolare sul tema.

Noto una ben diversa preoccupazione da parte del Municipio di Bellinzona, il quale esprime la sua viva preoccupazione nei confronti di accordi che, se sottoscritti, limiterebbero le competenze istituzionali degli enti pubblici (a livello nazionale, cantonale e locale) e metterebbero in discussione gli stessi processi democratici. Gli accordi TISA e TTIP propongono da un lato la liberalizzazione completa di settori di attività gestiti dagli enti pubblici e dall’altro l’introduzione di tribunali arbitrali sovranazionali con poteri giudicanti su ambiti di competenza di Confederazione, Cantoni e Comuni. La loro adozione porrebbe quindi dei limiti all’azione degli enti pubblici e limiterebbe sensibilmente le decisioni adottate democraticamente in ambito istituzionale. In particolare esporrebbe gli Stati nazionali ed i suoi organi al rischio di azioni legali condotte da società private a causa dell’adozione di leggi o provvedimenti, per esempio nel settore della tutela dei consumatori o dell’ambiente. Per questi motivi il Municipio di Bellinzona ha deciso di sostenere la presa di posizione critica dell’Unione delle Città svizzere.

 

Claudia Crivelli Barella, consigliera comunale e gran consigliera per i Verdi