Rapporto di minoranza sul MM N. 103 /2016 Bilanci consuntivi 2015 Amministrazione comunale e Fondazione Don G. Bernasconi

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E’ possibile per un verde, con scienza e coscienza, approvare i bilanci consuntivi del Comune di Mendrisio?

Tradizionalmente, dacché siamo presenti in Consiglio comunale (tre legislature) non li abbiamo mai approvati, e non per mancanza di senso di responsabilità: semmai, esattamente il contrario, per un alto senso della responsabilità che teniamo in gran conto, per rispetto nostro e delle nostre elettrici e dei nostri elettori che ci hanno chiesto di vegliare sulle decisioni del Municipio. Queste decisioni, in gran parte, non sono da noi condivise e pertanto, pur nella stima per le singole persone che rappresentano la Municipalità, ci sentiamo di dare voce ad un orientamento diverso, un modo differente di intendere la Città e il buon vivere dei suoi abitanti, che a nostro modo di vedere potrebbero vivere meglio a patto di essere messi al centro delle scelte, e se non fossero costretti a limitarsi al ruolo di spettatori di scelte prese al di sopra delle loro teste. Abbiamo più volte espresso i nostri intendimenti in occasione dei preventivi ma, su richiesta di un membro della Commissione della gestione che ci ha chiesto di esplicitare la nostra posizione contraria con un breve rapporto, forniamo quanto richiesto.

L’esempio della riuscita del referendum su Piazza del Ponte è esemplificativo: nonostante tutti i partiti rappresentati in Municipio avessero dato parere contrario al referendum, invitando espressamente a non firmarlo, il numero delle firme raccolte dalle poche persone che rappresentano il Comitato di Piazza del Ponte, sostenute soltanto dai Verdi, è lì a testimoniare quanto la popolazione avverta un malessere nel modo di gestire la Città, o perlomeno in che misura non vi si riconosca. Questo è soltanto un esempio delle scelte che il Municipio opera al di sopra della volontà delle cittadine e cittadini senza un consenso generale. I Verdi sono un gruppo minoritario, ma è pur vero che sono cresciuti, unico partito ad avanzare oltre alla Lega dei Ticinesi (caso differente, perché la sua avanzata è costante in tutto il territorio cantonale), dunque che si trovano a rappresentare l’opposizione di quanti non si riconoscono nei partiti presenti nell’Esecutivo cittadino.

Considerazioni

Il Consuntivo 2015 chiude con un risultato positivo nelle cifre, ma con considerazioni ben diverse sul piano degli investimenti e dei risultati. Le scelte orientate alla crescita economica rivelano ogni anno che passa la fragilità insita in esse: grandi contribuenti come Armani, ai quali è stato steso un tappeto d’oro, possono decidere da un momento all’altro di partirsene, senza nessun amore e nessun collegamento con il tessuto sociale e territoriale della Città. Hanno lasciato il dovuto in termini di tassazione, e nulla di più se non il traffico e l’impostazione data alla Città, impoverita della sua dimensione collettiva…la partecipazione a manifestazioni come il Palio degli asini, sempre in calo, mostra la disaffezione degli abitanti per il vivere collettivo: la maggior parte se ne va altrove appena ha un po’ di tempo libero, invece di gustare il piacere dell’aggregazione.

La situazione della piazza finanziaria e delle banche lascia presagire un futuro in cui le scelte motivate dalla crescita economica riveleranno, drammaticamente, tutta la loro pochezza. A questo si aggiungono le incognite basate sulla riforma fiscale III delle imprese, contro la quale è stato lanciato negli scorsi giorni un referendum sostenuto dai Verdi.

Gli investimenti a favore dei cittadini sono di lieve entità per quanto riguarda le opere collettive: al finanziamento milionario per il Centro di pronto intervento (non certo un’opera di cui beneficiano le cittadine e i cittadini), si contrappone il nulla di fatto per quanto riguarda il centro culturale la Filanda e la Piazza del ponte, dove l’edificio ex Jelmoli cade a pezzi senza nessun concreto progetto di demolizione, mentre il parco di Villa Argentina attende da anni di essere valorizzato in tutto il suo splendore. I progetti riguardanti la SUPSI e l’Accademia, per quanto diano lustro accademico alla Città, non sono da intendere come servizi resi alla cittadinanza. Intanto, i turisti disertano Mendrisio, eccezion fatta per i centri di discount, e i cittadini vanno altrove a trascorrere il tempo libero e a fare i propri acquisti, lasciando laconicamente vuoti i negozi del borgo ed il mercato settimanale del sabato.

La situazione mondiale citata nelle considerazioni generali dei bilanci consuntivi 2015 dovrebbe far riflettere e portare nella direzione di operare delle scelte di decrescita e di fuga da un’economia impazzita e in molti casi immorale. Meglio seguire una decrescita felice ed essere coerenti con il modello di città slow che essere asserviti ai voleri del libero mercato. Meglio perseguire l’indice di felicità interna lorda (esempio dello stato del Buthan) che il PIL!

Conclusioni

Nel corso della scorsa legislatura, i Verdi hanno proposto diverse mozioni (da un inventario degli alberi meritevoli di protezione a un piano regolatore comunale, solo per citarne due tra molti temi) e sono stati contrari a molti investimenti, che non ricapitolo qui (l’elenco rintracciabile sul nostro sito, in costruzione ma a breve disponibile).

Un piccolo aneddoto: una statua davanti alla Filanda, futuro centro culturale, che rappresenta il dono di una banca alla Città, dunque simbolo dell’economia, decisa e piazzata senza coinvolgimento della popolazione e senza una spiegazione, si potrebbe dire imposta, non può in alcun modo rappresentare quello che i Verdi intendono per “vivere meglio”.

I Verdi non possono, fatte queste premesse, con scienza e coscienza approvare un consuntivo nel quale non si riconoscono.

Con stima, Claudia Crivelli Barella per il gruppo dei Verdi