Maurizio Augustoni: un esempio dei pregiudizi su ecopop

logo_ganze_breiteGenerosamente e cristianamente, Maurizio Augustoni, in un intervento sul Corriere del Ticino del 6 novembre 2014, mi concede il diritto all’oblio ritagliando una mia frase da un contesto ben più ampio, che sfugge evidentemente ai suoi orizzonti, quando affermo che l’essere umano è come un cancro per il Pianeta. Lo ringrazio per tanta generosità, ma l’oblio si concede ai morti, mentre sono in vita ho intenzione di continuare a portare avanti lealmente e senza fumi ideologici le idee in cui credo. L’essere umano ha un’attitudine predatoria verso la Terra, e questo è un fatto che nessuno può contestare, semmai giustificare come risultato di una presunta superiorità dell’essere umano sugli altri animali e sugli organismi viventi. A causa di quest’attitudine, le riserve di petrolio sono ormai giunte al famoso picco, e hanno determinato l’innalzamento dell’effetto serra ormai accettato anche dai seguaci della stessa ideologia che segue il nostro giovane. Le conseguenze ambientali dovute allo scriteriato consumo che l’uomo fa della propria essenza divina (la metto in termini comprensibili per gli ideologi) sono sotto l’occhio di tutti, riconosciute con vari gradi di preoccupazione da tutte le correnti politiche (soprattutto in campagna elettorale, occorre dire). Il “come” segnala l’uso di una metafora, un paragone, un concetto astratto.

Il nostro, che su altre argomentazioni ho potuto apprezzare per competenza e intelligenza, su questa iniziativa dice un mare di grossolane inesattezze: non è affatto vero che si negherebbe di rientrare in Svizzera a chi risiede all’estero, ci mancherebbe altro…gli svizzeri all’estero vengono semplicemente conteggiati per fare un calcolo del saldo migratorio! E non è vero che si indurrebbero aborti nei paesi del Terzo mondo: al contrario, insegnare i metodi di una pianificazione familiare efficace (non uso il termine “preservativo” per non urtare la sensibilità puritana del ragazzo) è un diritto sancito dall’ONU nel 1968 e l’unico modo per promuovere una politica di aiuto allo sviluppo e per una vita dignitosa per tutti, oltre che per debellare il morbo di malattie come l’AIDS. Lascio a voi riflettere dove stia la disumanità, e in cosa i ragionamenti del deputato aiutino l’umanità, oltre ad attaccare gratuitamente persone che hanno a cuore la vita degli esseri umani e della natura.