Una Spending Review necessaria e benefica

In questi mesi, nel gruppo dei Verdi abbiamo discusso a lungo di spending review, e tranne il termine inglese, il concetto mi sembra utile e giusto, in questo momento del Cantone.

Per revisione della spesa pubblica, si intende quel processo diretto a migliorare l’efficienza e l’efficacia della macchina statale nella gestione della spesa pubblica attraverso la sistematica analisi e valutazione delle strutture organizzative. Analizza più il come che il quanto. Significa che i capitoli di spesa di uno o più ministeri vengono passati al vaglio per vedere cosa può essere tagliato, per scoprire se ci sono sprechi o casi di inefficienza. La revisione della spesa pubblica investe anche gli acquisti delle amministrazioni.

Principio dell’operazione dovrebbe essere quello di identificare spese che non contribuiscono a raggiungere gli obiettivi che sono stati affidati alle diverse amministrazioni o che li raggiungono solo in maniera inefficiente, a fronte di spese molto più alte del necessario

Il risparmio è un sacrificio del consumo presente in vista di un maggiore consumo futuro. In economia il risparmio è la quota del reddito di persone, imprese o istituzioni che non viene spesa nel periodo in cui il reddito è percepito, ma è accantonato per essere speso in un momento futuro. Si noti la differenza tra risparmio ed investimento, in cui invece è necessariamente presente un elemento di rischio.

In generale lo scopo del risparmio è quello di poter disporre in un secondo momento delle risorse non spese: la distinzione tra le diverse motivazioni del risparmio si deve principalmente a John Maynard Keynes.

E’ possibile applicare i principi della psicologia alla politica? Certamente, sì, e questo è un caso in cui lo possiamo vedere molto bene: è necessario che intervenga un agente neutro ed esterno perché possiamo compiere un lavoro di revisione su un campo stratificato da anni, in cui siamo coinvolti emotivamente ed abbiamo troppi interessi in causa: e’ necessario che la parte aperta di ognuno di noi (ciò che è noto a me e noto agli altri di me stesso) sia sempre più allargata e estesa sia verso la parte cieca (ciò che è ignoto a me ma noto agli altri) che verso la parte nascosta (ciò che è noto a me ma ignoto agli altri) e al contempo lavorare su noi stessi su ciò che è ignoto a me e anche agli altri (inconscio). Possiamo vedere la revisione della spesa pubblica come l’equivalente finanziario di una psicoterapia in campo individuale: entrambe, utili, in certi momenti indispensabili punti dai quali ripartire con energie rinnovate e con fiducia verso il futuro.