Ai giovani PPD sulla scuola media

Non me ne vogliano le giovani e i giovani PPD per il paragone, visto che sono una grande amica dei cani (nonché felice convivente con un anziano cane). La loro pronta reazione alla nostra iniziativa verde che chiede un sorpassamento dei livelli A e B nella scuola media mi fa pensare al famoso esperimento di Pavlov: lo psicologo russo dava da mangiare a dei cani introducendo uno stimolo sonoro ogni volta che porgeva loro la ciotola. Dopo qualche tempo, i cani iniziavano a salivare ogniqualvolta sentivano lo stimolo sonoro, anche in assenza del cibo. A volte, succede un po’ a tutti noi: avvertiamo il suono di una novità, e ci chiudiamo in un rifiuto non meditato.

Calma: un bel respiro, e riflettiamo.

L’idea di un insegnamento scolastico di tipo non gerarchizzato, bensì basato sulla collaborazione e il coinvolgimento di ogni ragazzo e di ogni ragazza in un progetto educativo unitario e individualizzato è l’indirizzo pedagogicamente più interessante, e la direzione che indicano gli esperti del settore. L’abolizione dei livelli è solo la logica conseguenza, nonché il punto di partenza, per ripensare ad una scuola media che possa dare dei risultati migliori degli attuali per tutti gli attori in campo: allievi e docenti.

Per non tediarvi con pubblicazioni scientifiche, potrei iniziare consigliandovi un testo divulgativo, ma che costituisce una buona introduzione per dei non addetti ai lavori pedagogici: “La terza rivoluzione industriale (come il potere laterale sta trasformando l’energia, l’economia e il mondo)” di Jeremy Rifkin (Mondadori, 2011).

Il tema è vasto e interessante: non chiudetevi nei preconcetti prima di aver approfondito la materia, sarebbe un peccato.