Il bene della Terra

I recenti, tragici avvenimenti del Giappone ci hanno posto sotto gli occhi, una volta di più, la potenza sconfinata della natura, che come sa essere madre accogliente e benefica, è pure in grado di spazzar via in un battito di ciglia tutte le nostre illusioni di controllo e di predominio. Noi esseri umani siamo parte di un sistema, non c’è separatezza tra noi e il suolo sul quale camminiamo;’aria che respiriamo nutre le nostre cellule ed i nostri pensieri formano la sostanza di cui sono fatte le opere che lasciamo dietro di noi. Parlare contro l’energia nucleare oggi è un’impresa troppo facile,

affermare: “Noi l’avevamo detto…” suona, per quanto corretto, banale. Ogni forma di energia presenta dei rischi, ma ci sono rischi troppo grandi per poter essere sobbarcati sulle spalle dei nostri figli, sul nostro futuro. Le soluzioni energetiche per una speranza concreta per il futuro sono già disponibili, si tratta soltanto di avere il coraggio e la volontà individuale e politica per metterle in atto. Prima di tutto, distinguere ciò che è essenziale da quanto è effimero, sterile, del tutto inadatto alla vita. E’ possibile vivere molto meglio sprecando molta meno energia: case con meno spazi inutili e meglio isolate; viaggi in meno e tempo per apprezzare la bellezza attorno a noi in più; prodotti locali e di stagione e mille altri piccoli gesti di responsabilità civile e di rivoluzione dolce che tutti noi cerchiamo di praticare nel nostro quotidiano, e che la politica ha il dovere di incentivare, di insegnare e di premiare se davvero vuol tornare ad essere al servizio delle cittadine e dei cittadini, di oggi e di domani.

Poi, rivolgersi con più coraggio verso le energie rinnovabili. Attualmente, ci comportiamo come un uomo che si trovasse in una foresta e che per dissetarsi tagliasse ogni albero che incontra per berne la linfa. Inizia a piovere, e l’uomo continua a disboscare. Basterebbe che lasciasse l’accetta e aprisse la bocca per dissetarsi, ma non lo fa: non per cattiva volontà, ma perché non ci pensa: è abituato a disboscare, a comportarsi da predatore, e non si accorge che l’acqua piovana sarebbe in grado di dissetarlo, meglio e con minor fatica. Così,sopra di noi splende il sole, molto di più che in molte località del nord, eppure lo lasciamo splendere, scaldando a dismisura le nostre case con fonti fossili e lasciando aperte le finestre in pieno inverno perché, erroneamente, pensiamo che tanto non importa, che le decisioni importanti le prendono altri, che non abbiamo potere. Tutto ciò è profondamente umano, e nel contempo terribilmente inumano. I Verdi  vogliono che le persone siano al centro della discussione politica, e che il loro impegno individuale funga da motore per un grande movimento benefico e propositivo, e io con loro non temo di schierarmi dalla parte dei fiori, dell’erba, degli alberi, delle persone che amano la Terra e che dalla Terra sono amate.