Interrogazione – Chi tutela le pecore dall’incuria dell’uomo?

Stando a un articolo pubblicato da LaRegione del 29 settembre scorso (allegato) risulta che nei pressi del passo del Lucendro (fra la val Bedretto e il massiccio del Gottardo) un gregge di pecore sia stato vittima di grave incuria da parte dell’allevatore. Pecore malate e zoppicanti, ma anche decedute e spolpate dai grifoni, sono state segnalate più e più volte durante tutto il mese di agosto all’ufficio del veterinario cantonale e alla società protezione degli animali, con tanto di fotografie e filmati allegati. Dall’articolo emerge che nessuno degli uffici contattati sia tenuto ad intervenire in casi del genere.

Emanuele Besomi (SPAB), fa sapere che, essendo animali da reddito, della salute delle pecore in questione se ne deve occupare l’ufficio del veterinario cantonale. Dall’ufficio del veterinario cantonale si apprende che nessuno ha avuto il tempo di andare a fare una constatazione sul posto perché oberati dal lavoro. Di conseguenza il veterinario cantonale ha girato il dossier alla sezione dell’agricoltura.
Sempre stando all’articolo de LaRegione, la sezione dell’agricoltura nega il suo coinvolgimento in questa triste vicenda.
Insomma, sembra impossibile sapere quale tra i vari uffici avrebbe dovuto tutelare il benessere degli animali, come tra l’altro impone la legge.

Chiediamo pertanto al Consiglio di Stato:
1. Quale tra i vari uffici cantonali avrebbe dovuto dar seguito alle segnalazioni?
2. Come è possibile che per un intero mese (30 giorni) nessuno abbia avuto il tempo di verificare
cosa stava succedendo?
3. L’ufficio del veterinario cantonale ha mezzi a sufficienza per far applicare la legge sulla protezione
degli animali che, tra le altre cose, impone ai proprietari la salvaguardia della salute di questi ultimi?
4. Il proprietario delle pecore decedute riceverà indennizzi per il mancato guadagno? Se sì a quanto
ammontano?
5. Il proprietario delle pecore sarà multato per aver abbandonato gli animali al loro destino? Se sì, a
quanto ammonterà la multa?
6. Il proprietario delle pecore decedute riceve dei sussidi? Se sì, a quanto ammontano annualmente?
7. Il proprietario delle pecore decedute ha la responsabilità anche di altri greggi? Se sì, quanti capi in
tutto?
8. Chi è tenuto a verificare l’idoneità degli allevatori che chiedono sussidi?
9. È già successo che i sussidi siano stati negati a richiedenti giudicati non idonei?
10. È stato stabilito che cosa ha ucciso le pecore? Se sì, che cosa?
11. Se no, considerando che a detta delle testimonianze gli animali erano chiaramente malati, il
lodevole CdS può escludere che non ci sia (stata) un’epidemia in corso e che la salute degli animali
e dell’uomo non sia in pericolo?
12. A quanto ammontano le perdite annue delle greggi ovicaprine in Ticino (capre e pecore separate)
nelle seguenti categorie: cause naturali (malattie), cause meteorologiche (fulmini, temporali), lupo
(predazioni), altro (infortuni, …)?
13. Nel 2000 è stato condotto un interessante studio sui metodi di custodia e sulle perdite di bestiame
minuto nel Canton Ticino (TessinerStudieHunderisse[144765].pdf). Sono stati fatti aggiornamenti
di questo studio? In caso negativo, non ritiene necessario il Consiglio di Stato promuoverne un
aggiornamento?

Marco Noi, Samantha Bourgoin, Claudia Crivelli Barella, Matteo Buzzi