La sicurezza dei Verdi

Lo sappiamo tutti: che ci fa vivere bene, che ci spinge a realizzarci nella nostra vita sono i sogni. Bene, ma chi nei decenni passati ha sognato qui in Ticino? Chi ha sognato inceneritori che avvelenano i nostri polmoni e i campi del Piano di Magadino? Chi ha sognato di incolonnarci per ore tutti i giorni rinchiusi nelle nostre scintillanti ferraglie? Chi ha sognato di gettare ovunque possibile prefabbricati e supermercati? Chi ha sognato di trasformarci da persone, da esseri umani, in consumatori che possiedono un valore soltanto fintanto che spendono? Chi ha prodotto questi incubi in tutti gli ambiti? Prendiamo ad esempio la sicurezza, drammaticamente tornata a far parlare nella cronaca di queste settimane. Anche in questo ambito le uniche soluzioni politiche che sentiamo sono quelle di aumentare le forze di polizia e che questo incremento avrà un costo. Vero, ma se deleghiamo tutta la nostra sicurezza alla polizia (che svolge un encomiabile lavoro con mezzi insufficienti), non ci sentiremo mai sicuri davvero. Per sentirci sereni a casa nostra, bisogna intessere i rapporti sociali con i vicini, andare e suonare i campanelli di chi ci abita dirimpetto e presentarci, tenere gli occhi aperti e darsi una mano l’un l’altro. Anche così si scoraggiano i ladri: uscendo e facendo loro vedere che si è notata la presenza di persone sconosciute. Senza volerle scacciare, pronti ad ascoltarle e aiutarle se chiedono qualcosa, ma non indifferenti e ingenue. I Verdi, come vedete, sognano cose diverse, semplici e praticabili, non monetizzabili e quindi poco interessanti per chi vede solo il lato del guadagno, e sono pronti a raddrizzare queste storture della realtà che ci son state vendute come l’unica e sola lettura possibile del reale. Noi siamo qua per scrivere una nuova pagina di storia, perché la differenza, il vento del cambiamento che gli storici individueranno nei primi decenni del ventunesimo secolo lo avranno portato e persone vicine ai Verdi, l’unica vera alternativa al cinismo interessato e ai calcoli di ripartizione di posti di potere dei partiti storici. Bisogna avere coraggio per svegliarsi, si diceva nel film Matrix. Bene, gli uomini e le donne del Ticino quel coraggio ce l’ hanno, e vogliono essere protagonisti di questo cambiamento. Affinché i nostri figli non siano i primi ad avere meno possibilità delle generazioni che li hanno preceduti. Affinché la storia del Cantone la scriviamo noi persone comuni, invece di reclamare per quella che ci scrivono gli altri. Affinché tutti si possa, senza doverla delegare ai politici, aver voglia di vivere meglio.